domenica 29 luglio 2012

From WA to NT

Chiediamo scusa per il ritardo nel darvi le nostre nuove news, ma abbiamo trascorso diversi giorni senza ricezione telefonica e nei momenti in cui potevamo aggiornare il blog eravamo stanchi e avevamo solo voglia di rilassarci! Ma eccoci qui ora.... quindi preparatevi a gustare questo post molto corposo e pieno di avventura!!!
Vi avevamo lasciato durante la partenza da Broome, mentre eravamo diretti al Windjana Gorge.
Per arrivarci abbiamo percorso la prima parte della famosa Gibb River Road. Cosa rende questa strada così nota? 660km di sterrato che attraversano la regione del Kimberley collegando Derby e Kununurra: per percorrerli serve un 4x4, in quanto in alcuni punti è molto accidentata, piena di rocce nonché attraversamento di fiumi… tanto è vero che durante la stagione del wet (tra ottobre e marzo) la strada viene chiusa.
Il pezzettino che abbiamo percorso noi era solo un po’ corrugato e per fortuna non era peggio di altre strade affrontate in precedenza, così martedì 17 siamo arrivati al Gorge sani e la Pajero integra!

Lanciata la tenda (già, perché ora abbiamo una nuova tenda…una di quelle che lanci e si aprono in 2 secondi. Comprata? No di certo, sarebbero serviti $189! L’abbiamo avuta da una ragazza che campeggiava di fianco a noi a Broome!), prese le macchine fotografiche e un po’ di acqua, ci siamo subito incamminati verso il Gorge. Pareti rocciose alte fino 100m, racchiudono il Lennard River, in cui vivono diversi coccodrilli d’acqua dolce (freshwater crocodile), considerati pericolosi solo se disturbati!
Dopo il cartello di avviso e qualche passo lungo il sentiero, ecco i primi avvistamenti: belli rilassati al sole o a nuotare piano piano nell’acqua!



La mattina seguente, percorrendo la Leopold road, ci siamo fermati a Tunnel Creek, un tunnel lungo 750m scavato da un torrente. Pantaloncini, torcia in testa e via che abbiamo tentato l’esplorazione… ma niente da fare! Le nostre headlights non facevano abbastanza luce per quel buio pesto e dovendo tenere d’occhio l’eventuale presenza di coccodrilli e soprattutto il sentiero quasi tutto sommerso dall’acqua, abbiamo dovuto rinunciare! Ci siamo divertiti però nell’acqua con la Pajero! La strada che ci ha riportato verso Fitzroy Crossing infatti, ci ha dato l’emozione dei primi piccoli guadi!

Seguendo la great Northen Highway, abbiamo passato Halls Creek e ci siamo accampati per la notte a un paio di chilometri dalla strada che porta dentro al Bungle Bungle Range (noto anche come Purnululu National Park): reimpostato il nostro assetto camping, cenetta leggera e a nanna presto!
L’indomani mattina, pronti per l’avventura eccoci affrontare i 53km che conducono dentro al parco nazionale. Notare: la Lonely Planet lo definisce come uno dei parchi nazionali più belli del mondo, e l’Unesco lo ha dichiarato patrimonio dell’umanità! Questo sapevamo del parco, ma nessuno ci aveva avvisati che la strada era solo per 4x4 e che per arrivare a destinazione bisognava passare 6 fiumi e vedersela con una strada ha messo a dura prova la Pajero e il suo pilota!


Abbiamo trascorso 3 giorni nel parco, e Filippo ha riparato come poteva gli inconvenienti provocati dalla strada, in attesa di arrivare in città: bullone del bullbar staccato dal lato destro (riparazione corde di sostegno per non farlo ballare), marmitta staccata (4 fascette sempre di sostegno) e gomma superiore dello shock absorber montato a Perth andata (riparazione? Corda stretta stretta e un po’ di nastro adesivo per non farla scappare!)


Inconvenienti a parte, i 3 giorni nel parco sono stati meravigliosi! Il Purnululu NP è formato da rocce d’arenaria, agglomerati di ciottoli e massi che formano le sue famose cupole. Da alcune prospettive sembrava di essere ritornati a Kata-Tjuta, ma credeteci che durante le passeggiate fatte abbiamo scoperto prospettive e luoghi unici.
Il primo giorno siamo andati ad Echidna Chasm, dove il sentiero della passeggiata ci ha permesso di addentrarci tra queste cupole immense: è incredibile come la natura a volte sia in grado di farti sentire piccolo piccolo.
Il secondo giorno invece abbiamo visitato la parte sud del parco, dove a richiamare i turisti sono la Cathedral Gorge, la Domes walk e il Piccaninny Creek.


Il terzo giorno lo abbiamo lasciato un po' al relax e alla camminata “mini palm”… bellissimo! E' possibile sorvolare il parco con un giro in elicottero, quindi chiunque avesse un budget alto o qualche risparmio da poter usare per qualcosa di interessante, beh, potrebbe essere il momento giusto per farlo! Noi sinceramente li stiamo tenendo per il nostro sogno nel cassetto qui nel giro in Australia! Se volete sapere cos'è, dovete continuare a seguirci!! ahahahah

Volete una chicca sulla nostra vita da campeggio al Bungle Bungle? Il sole sorgeva alle 5 e tramontava alle 16.45 e seguendo il ritmo del giorno e della notte, ci siamo ritrovati nel letto la prima sera già alle 18.30!! Scandalosi lo sappiamo, ma la concentrazione tenuta lunga la strada d’ingresso ci ha stravolti!!! Ahahahah
Domenica 22 abbiamo ripreso coraggio e affrontato la stessa strada x l’uscita… sarà che sapevamo com’era e il trauma della prima volta era andato, ma ci è sembrata un po’ più facile, e appena fuori, la Pajero si è meritata un adesivo per ricordare l’impresa!

Abbiamo guidato poi fino a Kununurra, dove abbiamo trascorso una notte di passaggio, mentre lunedì la strada ci ha portato fino a Katherine: abbiamo concluso così la nostra avventura nel Western Australia, e si continua quella nel Northern Territory, già iniziata ad aprile con la visita di Uluru e dintorni (se ve lo siete perso, ecco il post di riferimento http://unaustralianno.blogspot.com.au/2012/04/payla.html)
Siamo stati 2 notti nella zona: la prima l’abbiamo passato in un caravan park in città, mentre la seconda all’interno del Nitmiluk National Park, esattamente nella zona delle Edith Falls. Visto il caldo che a volte risulta insopportabile, non potevamo farci scappare un tuffo…


No worries, la zona era senza coccodrilli! Segnalano bene se si può fare il bagno e spiegano che stanno portando avanti la cattura dei saltwater crocodile in questa stagione! Se volete saperne di più, consultate questo sito: http://www.nretas.nt.gov.au/plants-and-animals/becrocwise/

Mercoledì 25 ci siamo svegliati all’alba e dopo colazione, ci siamo incamminati verso la Sweetwater pool. Già alle 10 c’era un caldo pazzesco, e non c’è niente di più bello che immergersi in queste acque fresche e limpide dopo aver percorso 4km!




Sosta rinfrescante di un’oretta e via che si riparte… dopo poco più di un km ecco un’altra piscina naturale meravigliosa in cui rinfrescarsi!!


Terminato il loop di 8,6km, a bordo della Pajero ci siamo spostati al Litchfield National Park dove, arrivati nel tardo pomeriggio, abbiamo campeggiato al Florence Falls campground. La zona l’abbiamo ovviamente esplorata nella mattina seguente, ammirando la natural spa 6 stelle a Buley Rockhole, e con un tuffo alle Florence falls , un angolino davvero suggestivo! La bellezza di essere i primi a iniziare le camminate è che si è soli quando si raggiungono posti come questi…peccato solo che poi si riempiano di gente!


Visitata tutta la zona delle Florence, ci siamo spostati con la tenda al Wangi Falls campground e anche qui, dopo una camminatina nel mezzo della foresta monsonica circostante (tra l’altro piena di Flying-foxes, i pipistrelli della frutta che fanno un baccano allucinante durante il giorno e di notte li vedi al chiaro di luna svolazzare nel cielo, per darvi un'idea sono grossi come dei corvi), tuffo con tentativo di avvicinamento alla cascata principale! Che aria che solleva, toglieva il fiato!!

Non contenti dei bei posti visti, non ci siamo fatti mancare anche le “Cascades”, raggiunte prima dal sentiero esterno, e poi ridiscese seguendo l’acqua.. così ci siamo ritrovati a fare la strada del ritorno facendo trekking in costume e soprattutto con le scarpette da reef!!
Che dire, il Northern Territory continua a svelarci parchi meravigliosi. Ora il tempo dell’ozio tra le cascate è finito: si ritorna in città, ma questa volta nella capitale Darwin!


martedì 17 luglio 2012

Broome, la bella perla d’Australia

Giovedì 12 abbiamo salutato il Karijini NP e abbiamo tirato fino a Port Hedland, dove ci siamo riforniti: gasolio, spesa e dopo questa sosta tecnica di circa un’ora, ci siamo fatti altri 250km fino all’80 mile beach caravan park. Il nome della spiaggia non è dato a caso: immaginate una spiaggia larghissima, la cui riva è disseminata di pescatori con la loro canna da pesca e di cui non potete vedere la fine…. Beh, ce ne sono tante così  in Western Australia, ma solo questa è lunga 80 miglia!
Abbiamo deciso di passare solo una notte qui, e il giorno seguente, prima della partenza, Laura si è fatta tagliare i capelli da una professional hairdresser/ viaggiatrice neo zelandese.


Ce la siamo presa abbastanza comoda, e verso le 10 siamo partiti verso Broome. Dopo qualche ora di viaggio, arrivati nella cittadina, ci siamo diretti subito al visitor centre, dove dopo aver chiesto informazioni su cosa fare e vedere, abbiamo anche potuto consultare un tabellone con gli ultimi aggiornamenti di campsite disponibili nei carvan park della città. Credeteci, non ce n’erano molti (siamo ancora nel mezzo delle school holiday), ma abbiamo avuto la fortuna di trovare un campeggio per la notte, mentre per le altre 3 notti avevamo già prenotato in anticipo al Tarangau Caravan Park, appena dietro la famosa e bellissima Cable beach, dove siamo andati ad ammirare il tramonto appena messa giù la tenda.



Sabato e domenica è giorno di mercato a Broome: noi abbiamo scelto di visitarlo sabato mattina. Un bel mercatino vivace e allegro nel centro cittadino con tante bancarelle che vanno dal pane fresco alle perle, tutte rigorosamente sotto bellissime piante di frangipani in fiori…. La città ha viali pieni di queste piante ora in fiore! Sono spettacolari!


Dopo il nostro giro, via a Cable beach con asciugamani e crema solare per una sessione abbronzante più super tuffo nell’acqua fresca e cristallina. Dopo esserci abbrustoliti per un po’, abbiamo sentito la necessità di reidratarci, e per farlo non c’è posto migliore a Broome della Matso’s brewery (http://www.matsos.com.au/). Qui abbiamo sorseggiato degli assaggi di birra al mango, al ginger e per finire una botta di birra al chilli!! Mooolto hoooooooooooooot!!!!

Già al secondo giorno ci siamo fatti prendere dal vivere rilassato e vacanziero della città e quindi la sera cenettina a base di pesce al “The Zoo” e poi risate al cinema guardando “Ted”.



Programma della domenica? Gomme sgonfie a 18psi e via in spiaggia con la Pajero a vedere la camminata dei dromedari. Volevamo farla anche noi, ma era già tutto fully booked da un pezzo..




Dopo aver pranzato al Dragonfly, al centro di Broome con insalatina di calamari freschi buonissima, siamo andati a visitare il cimitero giapponese, che si trova accanto a quello musulmano e cristiano. Questi cimiteri testimoniano quanto Broome fosse già multiculturale nel passato: qui sono seppelliti per lo più pescatori di perle che soccombevano svolgendo il proprio lavoro. Fondata nel 1880, era una piccola città di frontiera che fiorì grazie al mercato perlifero, attirando così pescatori di perle cinesi e malesi, ma soprattutto giapponesi, riconosciuti come i migliori pescatori di perle che hanno contribuito a fare la ricchezza di quella che è oggi Broome: circa l’80% della madreperla usata nel mondo è prodotta qui.
Ovviamente le tecniche e il mercato durante gli anni sono cambiati: se una volta la madreperla si cercava a mare aperto in apnea, oggi ci sono veri e propri allevamenti che permettono di evitare quella che un tempo era la parte più rischiosa della pesca: l’immersione.
Nella storia di Broome ci sono purtroppo anche vicende vergognose che riguardano soprattutto lo sfruttamento, o meglio dire, lo schiavismo, nei confronti della comunità indigena. Molte volte, gli aborigeni erano costretti con la forza (uomini, ma anche donne) a rischiare la vita immergendosi in acque profonde e fredde alla ricerca delle perle.
Tutto l’equipaggiamento dei palombari era prodotto ed importato dall’Inghilterra: tutto veniva prodotto in base alla statura media di un adulto inglese… potete immaginare i disagi che un uomo giapponese, la cui stazza media è evidentemente più minuta, aveva ad indossare una divisa del genere.  L’equipaggiamento necessario per immergersi pesava mediamente 160kg.. la vita del pescatore non era per niente facile e le giornate venivano spese sott’acqua, da prima dell’alba al tramonto!!
La storia di Broome è davvero interessante e ne siamo rimasti colpiti: se anche voi avrete l’opportunità di visitarla, non perdete l’occasione di partecipare al Pearl Luggers Tour (http://www.pearlluggers.com.au/), dove vi mostreranno fotografie, equipaggiamenti del passato, spiegando anche molto accuratamente tutta la storia. Il tutto dura circa un’ora e questa interessante lezione di storia si conclude con un assaggio di ostrica perlifera marinata e nel poter tenere tra le vostre mani una perla grossa quanto un occhio, del valore di 100.000$! Che dite voi, l’avrò fatto il regalo a Laura?


La serata di domenica si è conclusa ancora una volta con la visione di un film, questa volta in un cinema speciale: il Sun Pictures (http://www.broomemovies.com.au/), il più antico cinema all’aperto ancora in attività nel mondo, fondato nel 1916!
Non c’è niente di più bello che vedere un film sotto un bellissimo cielo stellato, seduti su sdraio da spiaggia.



Lunedì, il nostro ultimo giorno a Broome, è stato dedicato al dolce far niente: grigliatina sulla spiaggia, ultimo supertuffo e ultima botta di tintarella da mare.



Oggi siamo ufficialmente tornati all’avventura, destinazione Windjana Gorge National park, che si trova sulla famosa Gibb river Road.

giovedì 12 luglio 2012

Exmouth, Karijini National Park e le loro meraviglie!

Ragazzi che spettacolo! Vi sembrerà banale e ripetitivo leggerlo in ogni post, per ogni posto che visitiamo, ma l’Australia continua a stupirci….quando pensiamo di aver visto tutto, ecco che lei ci regala altre sorprese!
Sabato 7 siamo arrivati nel primo mattino a Coral Bay, giusto il tempo per goderci la vista della splendida spiaggia cittadina e fare qualche telefonata in cerca di un posticino per noi, la Pajero e la nostra tenda in un camping ad Exmouth!

la spiaggia di Coral Bay
Ritrovarsi in viaggio durante le school holiday del WA (dal 7 al 22 luglio), quando tutte le famiglie ne approfittano per visitare parchi nazionali, non ci facilita la vita.
Eccoci di nuovo in auto, proseguendo verso nord, e a mezzogiorno in punto siamo arrivati ad Exmouth!
Giù la tenda e via di corsa di corsa con il nostro Holiday Park Pass dentro al Cape Range National Park (sito), il parco nazionale che occupa la parte occidentale della penisola e che dà la possibilità di raggiungere la barriera corallina del Ningaloo Reef direttamente dalla spiaggia! Il nostro primo pomeriggio l’abbiamo passato a Lakeside, una delle 3 spiagge migliori per fare snorkeling!



Sfidando l’acqua fredda, grazie alle nostre nuove maschere e pinne comprate a Kalbarri e alla kodak subacquea usa e getta comprata al Visitor centre, via in acqua alla scoperta dei coralli e dei pesci di questo reef. Finalmente ho vinto il mio “blocco del boccaglio!” Sembrerà stupido, ma il mio cervello è sempre rimasto programmato così: “testa sott’acqua=non respirare” e sono sempre finita col fare snorkeling praticamente in apnea! Persino la mia nipotina a soli 3 anni era già più brava di me, ma ora ce l’ho fatta anche io! Ahahahaha

Domenica 8 invece abbiamo iniziato al giornata con 2 camminate: la prima a Yardie Creek, la seconda a Mandu Mandu Gorge, dove il sentiero ci ha portato prima a scalare il Gorge e poi al suo interno sulla via del ritorno. Dove rilassarsi dopo la fatica e il caldo? Alla splendida Turquoise Bay, una baia da sogno con acqua turchese limpidissima: non potevamo non fare snorkeling anche qui! E mentre mangiavamo il nostro pranzo sulla spiaggia (panino con tonno, avocado e pomodoro), ecco che a pochi metri dalla riva vediamo emergere dall’acqua una pinna: un delfino!! Immaginiamo che un posto del genere sia anche nei vostri sogni!

Con gran dispiacere, la sera appena dopo cena abbiamo ripreparato la macchina e la mattina del 9 la sveglia è suonata alla 5.30: di nuovo sulla strada!

Nuova destinazione il Karijini National Park!!

La discesa verso Joffre Falls
Avevamo conosciuto due ragazzi australiani al Central Caravan Park di Perth che ce l’hanno descritto come uno dei migliori parchi d’Australia, ed effettivamente non ha deluso le aspettative!
Dopo una notte passata al Dales campground, per martedì sera avevamo prenotato da Exmouth una piazzola al Karijini Eco Retreat (SITO), che abbiamo usato come base per avventurarci nel Joffre Gorge e vedere le sue cascate!
Di primo mattino abbiamo avuto un assaggio di quello che ci aspettava nei percorsi che avevamo in mente di fare nel pomeriggio: scarpe da trekking, abilità di esperti caproni per scalare i Gorge e scarpette da reef per affrontare le parti dei tracciati nell’acqua!

Sono state tutte camminate divertenti e diverse dalle altre affrontate nei parchi che abbiamo visitato… la più avventurosa? Quella che dalla Weano Recreation Area ci ha portati nell’Hancock Gorge fino alla Kermits Pool. Cos’ha di particolare? Parti di tracciato da affrontare con l’acqua fino ai polpacci, parti in cui per evitare di cadere nell’acqua profonda bisognava aggrapparsi alle rocce come delle cozze e camminare su pezzettini di roccia sporgenti e verso al fine, la Spider Walk: mani e piedi sulle pareti della roccia e via a camminare per non finire nell’acqua!

 
Bello bello bello!!!! Come ha concluso la camminata Filippo? Con una mezza scivolata e poi un tuffo nella ghiacciata Kermits Pool! Pazzoooooooooo!!!
Ieri mattina invece è stata la volta della Dales Recreation Area, dove la camminate, belle e asciutte, ci hanno portato alle Fortescue Falls e alla Circular Pool. Che dire: guardate un po’ che meraviglia il paesaggio! Spinifex, eucalipti, un cielo limpido senza una nuvola e la terra rossa d’Australia: questo contrasto di colori ci rimarrà per sempre nei ricordi!



Ora, dopo l’ultima notte passata  nel parco sentendo gli ululati dei dingo, eccoci in viaggio verso Port Hedland, dove ci fermeremo solo qualche minuto per un pieno di carburante e proseguire fino alla Eighty mile beach, la destinazione di oggi!

sabato 7 luglio 2012

Kalbarri, Francois Peron e Monkey Mia...che bel viaggiare!

Kalbarri che spettacolo!!!
Siamo arrivati dopo circa 6 ore d'auto da Perth in questo meraviglioso parco nazionale, abbiamo scelto di accampare a circa 20 km sud dalla città di Kalbarri (omonima al parco o vice versa!) al Wagoe camp ground: davvero un bello spot dove piantare la tenda!
Martedì pronti via e sveglia alle 6.30, si torna a fare i marines! Un freddo boia durante la notte e la mattina, ma appena esce il sole la temperatura sale notevolmente, quindi per scaldarci colazione a base di porrage! ecco qua....l'australia non è sempre calda!!


Dopo la colazione eccoci addentrarci nel parco vero e proprio, dopo circa 20 km di strada sterrata raggiungiamo il punto di partenza per la nostra passeggiata "The loop" un bel giro di 8 km con viste mozzafiato: eravamo solo noi a fare il giro e ci siamo davvero goduti anche il silenzio e i soli rumori della natura in questo posto stupendo. La camminata è durata circa 3 ore e alla fine non potevamo che farci fare una bella foto nella "nature's window"!


Kalbarri (città) è davvero carina, ben tenuta e fronte oceano in mezzo a un parco, che si vuole di più dalla vita! Ecco scende il sole e torna il bel fresco, sper cena un bel minestrone caldo!


Mercoledì sveglia all'alba ancora 2 visite a dei lookout del parco e poi direzione Monkey Mia-Shark Bay!!! Dopo un viaggetto di 5 ore eccoci arrivati in questa penisola fantastica: prima tappa ad Hamelin Pool per vedere gli Stromatoliti. Sapete cosa sono?? Sono la forma di vita più antica sulla faccia della terra, cianobatteri a forma di rocce che emettono ossigeno nell'acqua e da cui è iniziata la vita! Grazie a delle passerelle di legno, è possibile camminare per vederli da vicno, e in alcuni punti sono ancora visibili i segni lasciati dai carri pieni di lana che venivano scaricati dalle navi!
Proseguendo verso nord per qualche chilometro, eccoci a Shell beach, tutta ma proprio tutta ricoperta di conchiglie, spettacolo!
Non volendo montare la nostra tenda al buio e avendo ancora un paio di ore di strada, una di queste su strada in cui hanno accesso solo le 4wd, proseguiamo imperterriti!
La Pajero adesso ha pane per i suoi denti! Giù le gomme a 18psi e via per 40 km di strada sabbiosa e corrugata nel mezzo del Francois Peron National Park (sito), una meraviglia! Arriviamo al South Gregories giusto in tempo per una breve camminata sulla spiaggia, dove incontriamo Rino il mostro marino, che in verità è uno squaletto spiaggiato (immaginiamo non da poco!), montare la tenda e mangiarci delle penne all'arrabbiata di fronte a un tramonto dal colore rosso fuoco. Siamo solo noi....troppo bello!!!
Beviamo il nostro tè caldo del dopo cena sotto un cielo stellato e una luna piena da paura, buona notte Australia, non vediamo l'ora di rivederti!

Ieri ci siamo svegliati verso le 7 godendoci l’alba mentre facevamo colazione. Abbiamo riorganizzato l’auto, impacchettato la tenda, e di buon ora ci siamo diretti verso Cape Peron, la punta più estrema del parco. Da qui abbiamo iniziato la passeggiata fino a Skipjack point, un percorso davvero bello che percorre tutta la costa, e la vista è qualcosa di meraviglioso.

 
Alla fine della passeggiata, guardando il mare, abbiamo visto un gruppo di 4 delfini, razze e un dugongo, per non parlare poi delle colonie di cormorani sulla spiaggia. Davvero bello! Ritornati all’auto, abbiamo guidato ancora una volta tra la sabbia e il corrugato fino alla Big Lagoon.


Ci siamo riaccampati con la nostra tenda, con l’idea di sbaraccarla il giorno seguente il prima possibile per arrivare in tempo a Monkey Mia per vedere i delfini (questo è il motivo per cui non siamo rimasti a South Gregories.. Big Lagoon è più vicino all’entrata del parco). Abbiamo provato a fare un tuffo, ma l’acqua era davvero gelida, così ci siamo goduti un apertivo fatto in casa con i lime di Valda guardando un altro tramonto spettacolare.
Stamattina alle 5.30, ancora sotto le stelle e la luna, abbiamo disfatto la tenda e percorso in notturna i 30km di sterrato che portano alla strada principale. Ed eccoci arrivati a Monkey Mia! Bello rivedere ancora una volta i delfini da così vicino… è stato comunque qualcosa di programmato, mentre vederli vicino alla scogliera di Cape Peron è stato veramente magico ed inaspettato.


A Monkey Mia esiste una severa “Not touch” policy: ti permettono di vedere da vicino questi splendidi mammiferi, ma guai a toccarli! Per lo meno restano comunque animali selvati non addomesticati!
Ora siamo arrivati dopo circa 4 ore di auto a Carnarvorn, sosta per viveri e rotazione gomme! Diamo tempo al gommista di finire poi di nuovo in viaggio e verso sera saremo nei pressi di Coral Bay....ancora 200km!

lunedì 2 luglio 2012

On the road again!!


E’ arrivato anche l’inizio di luglio, e alle 5.30 di questa mattina abbiamo lasciato alle nostre spalle Byford e Perth. Siamo molto contenti di aver avuto l’opportunità di conoscere due persone fantastiche come Peter e Valda e di aver sentito le loro storie di vita nella comunità aborigena al confine tra South Australia e Northen Territory, della loro esperienza unica a Forrest station (se vi siete persi questa parte leggete il post precedente) e dei loro viaggi. Grazie a loro abbiamo imparato entrambi molte cose, dal fare le marmellate a coltivare frutta e verdura in modo organico e dall’utilizzare pezzi di riciclo per costruire cose utili al prendersi cura delle galline!

Filippo è stato soprannominato “chicken’s boy”: ogni giorno dava da mangiare alle galline e non sappiamo come, è riuscito ad avere come record 7 uova deposte in un giorno! Secondo Peter le galline lo hanno scambiato per il gallo!! Le ha viziate e coccolate e ha deciso di costruire 4 nuovi “appartamenti”, sperando che vengano usati come nidi per deporre le uova. Guardate un po’ che spettacolo quelle verdi-blu delle loro harricanas!


Domenica 23 giugno siamo stati invitati a pranzo dai loro amici italo-australiani Caterina e Domenico. Indovinate un po’ da dove vengono? Dalla Calabria ovviamente! Tutti gli italo-australiani incontrati qui in Australia hanno sangue calabrese! Caterina ci ha viziato con un’ottimo antipasto e ravioli spinaci e ricotta fatti in casa, e dopo una passeggiata nei loro immensi campi dove coltivano alberi da frutto e verdure, ecco il momento del dolce: cheesecake con top di lemon meringue e scones con marmellate e panna preparati invece da Valda. Il tutto accompagnato da un bicchierino di arancello fatto in casa! Squisito!


La nostra cena dopo un pranzo del genere (ovviamente, come tradizione del sud italia vuole, il pranzo è finito alle 3 del pomeriggio!) la nostra cena è stata solo una tazza di thè! Ahahahaha

Venerdì sera invece abbiamo regalato a Peter e Valda la macchina per fare la pasta, per ringraziarli della loro ospitalità e gentilezza! Era l’unica cosa che mancava nella loro cucina super-attrezzata e siamo contenti che anche loro ora possano gustrae e apprezzare la pasta all’uovo fatta in casa!


Ieri sera ci hanno preparato un’ottima cena australiana accompagnata da un bicchiere di delizioso vino bianco brindando al nostro viaggio di ritorno a Sydney. Valda dopo cena ha voluto prepararci una scatola di Anzac biscuits, ovviamente fatti in casa, da mangiare durante il viaggio oltre a marmellate, arance e lime del loro giardino! Quanti vizi!!! Ahahahahah
Ci siamo salutati con la promessa di reincontrarci a Coolangatta, dove andranno per incontrare uno dei loro figli! Grazie infinite per tutto Peter e Valda!!
E una volta tornati nel caravan per la nostra ultima notte a Byford, abbiamo deciso di fare dormire Ralph dentro con noi: stamattina sembrava volerci dire “non andate” quando si è piazzato davanti alla porta del caravan trascinandosi dietro le coperte! Cariiii!!!!!

Nell’ultima settimana abbiamo deciso di portare la nostra auto da Pedders (questo è il loro website) per testare le nostre sospensioni: costo $ 14. Alla fine del controllo ci è stata consegnata una scheda con tutte le parti che hanno passato o fallito il test e di conseguenza abbiamo deciso di sostituire le parti che lo richiedevano da loro, visto che il loro preventivo risultava più conveniente tra quelli chiesti in altre officine.
Speriamo quindi di affrontare il viaggio verso nord senza doverci mettere le mani nei capelli: dicono tutti che i meccanici siano estremamente cari al nord e risulterebbe inoltre estremamente difficle recuperare una macchina in panne nel bel mezzo dell’outback!
Sabato Peter ha aiutato Filippo a fare il tagliando alla Pajero, vale a dire cambio del filtro gasolio, filtro dell’aria, filtro dell’olio e cambio olio motore. Tutti i pezzi di ricambio li abbiamo acquistati da supercheap auto e sicuramente un tagliando fai da te ci ha permesso di risparmiare minimo $ 200 di meccanico: thanks Peter!!


Tocchiamo ferro e ci portiamo dietro un porta fortuna trovato a Byford durante una passeggiata con Ralph a fine giornata.


Eccoci quindi dopo 2 mesi di sosta di nuovo in strada, pronti ad affrontare una grande avventura verso il nord iniziando dal Kalbarri National Park! Eccovene un assaggio...