giovedì 22 marzo 2012

Bye Tassie, good morning Great Ocean Road!

Dopo esserci goduti la vista della Bay of Fires e un bel riposo a St Helens, ci siamo svegliati belli carichi e di nuovo pronti alla guida: questa volta in direzione Burnie.
Ma prima che continuiate a leggere, guardatevi il video di questo simpatico echidna che avevamo fatto al Deep Creek campground al Mt William NP, appena prima di spostarci a St Helens.


Sulla nostra Lonely Planet abbiamo letto che a Burnie, nel Makers’ Workshop (www.creativepapertas.com.au), c’era la possibilità di vedere come si produce la carta in via artigianale. Così eccoci dopo una tranquilla guida ad assistere di persona alla produzione della carta in un tour più che esclusivo, visto che eravamo gli unici due partecipanti! I materiali che vengono utilizzati sono tutti quelli che altre aziende scartano dalle loro produzioni, ad esempio fili di cotone di vari colori, pezzi di tovaglioli, jeans, mele e molto altro, fino ad arrivare alla Roo/Wombat poo (la simpatica cacca di canguro e wombat!).
 Sì, da questi elementi si ricava la carta! Il processo è interessante e relativamente semplice, tanto che anche noi abbiamo avuto l’opportunità di creare i nostri due fogli di carta a partire da cotone e fili color porpora. Ma se la vostra domanda è ancora “Ma la carta ricavata dalla cacca puzza?” La risposta sorprendentemente è NO, e noi non abbiamo perso l’occasione per acquistarne qualche profumatissimo foglio! Ahahahah.
Dopo questa interessante esperienza, e dopo aver scelto di pernottare a Wynyard per due notti, i programmi per la sera sono stati cinema e cena a Burnie. Siamo andati a vedere “The Artist”, film muto in bianco e nero, che ci è piaciuto davvero molto, e per la prima volta Laura non si è persa una battuta! Ahahah. Per cena siamo andati al Mallee Grill, steak house del posto, dove mi sono gustato uno Scotch Fillet di 400g al sangue davvero ben cucinato!
La carica di ferro serale è stata consumata all’indomani per la scalata e passeggiata al The Nut (http://www.discovertasmania.com/activities__and__attractions/popular_attractions/the_nut,_stanley) che è una formazione vulcanica alta 152m sulla costa, dalla cui cima abbiamo goduto di un panorama magnifico. La Tasmania per questo nostro ultimo giorno ci ha regalato una calda giornata di sole, così, approfittando di questa rara costanza climatica, non potevamo fare altro che andare in spiaggia, scegliendo una bella caletta deserta al Rocky Cape National Park.


Un bel tuffo, relax e un po’ di tintarella…ci voleva proprio, e poi si sa, il sole e il mare stancano anche senza fare niente, e soprattutto mettono appetito! Visto che la sera prima avevamo fatto il pieno di carne, per questa sera abbiamo scelto il pesce al Buckaneers di Wynyard, che oltre ad essere ristorante e take away, è anche pescheria: freschezza del prodotto assicurata! Proprio buono!
Questa è stata la nostra ultima cena e notte in Tasmania, infatti il 19 la Spirit of Tasmania I ci ha riportato da Devonport nella main land. Salutiamo così, non con un addio, ma perché no, con un arrivederci la bella, incontaminata, selvaggia e incredibilmente imprevedibile (climaticamente parlando) Van Diemen’s Land.
Attraccati alle 6.30 del 20 marzo a Melbourne, proseguiamo il nostro viaggio verso i Dodici Apostoli, percorrendo la Great Ocean Road (http://www.visitvictoria.com/Regions/Great-Ocean-Road.aspx), c’è il sole e fa caldo, che bello!


Guidando su questa mitica strada, che parte da Torquay e termina dopo 250 km a Warrnambool, non si può fare a meno di fermarsi ad ogni lookout per ammirare il capolavoro creato dalla natura in questo splendido tratto di costa. La nostra prima sosta è stata Bells Beach, leggendaria tra tutti i surfisti del mondo (non a caso questo tratto di costa è chiamato Surf Coast).


Proseguendo ci siamo fermati a Point Addis, Aireys Inlet Lighthouse, al Memorial Arch per una foto, e dirigendoci verso Cape Otway li abbiamo visti! Eccoli sugli eucalipti, i sempre dormienti koala!


D'altronde si sa, digerire mette sonno! Sosta dopo sosta, arriviamo finalmente alla meta: i Dodici Apostoli, questi faraglioni solitari che tolgono il fiato solo a vederli!


Ancora una volta la natura australiana ci lascia senza parole davanti a questa bellezza! Io non ho perso l'occasione di tuffarmi sotto un apostolo nella Gibson Beach!


Campeggiamo per la notte poco lontano, a Princetown, dove per tutta la sera e durante la notte, la nostra tenda ha rischiato di accartocciarsi ripetutamente su se stessa. Infatti se di giorno il sole ci ha fatto compagnia, la notte ha portato vento forte, pioggia e anche un pochino di freddo. Ci siamo risvegliati belli che insabbiati grazie alla nostra tenda estiva!
Ancora una volta temprati dal clima, ieri mattina abbiamo continuato a percorrere la Great Ocean Road, sostando ad ammirare Loch Ard Gorge, The Arch, London Bridge e The Grotto, facendo poi rifornimento di viveri a Warrnambool e terminando la giornata con una bella zuppa calda di zucca cucinata da Laura dentro la nostra cabin per la notte a Nelson, nel Kywong Caravan Park.
Adesso indovinate un po' dove siamo? Abbiamo da un paio d'ore passato il confine, e dal Victoria ci troviamo in South Australia: Adelaide ci aspetta!

venerdì 16 marzo 2012

What's the weather like in Tasmania??

Volete la nostra risposta? Un casino! Sole, nuvole, nuvole, nuvole, pioggia, sole, vento, caldo, freddo, pioggia, pioggia e ancora pioggia e se dio vuole ancora un po' di sole. Ci era stato detto che qui in Tasmania devi essere pronto a tutto perchè il tempo cambia sempre ed in fretta, e noi lo stiamo constatando. Ci scusiamo per il ritardo nel pubblicare il post, ma abbiamo avuto problemi con il pc (dopo la batteria sostituita a Mildura, ora abbiamo dovuto cambiare anche l'alimentatore perchè non entrava più in carica) e nella maggior parte dei parchi in cui siamo stati, la ricezione non c'era!
Da quando abbiamo lasciato Cygnet il 3 marzo, la vera esplorazione della Tasmania è iniziata!
Sabato 3: Hobart e il suo famoso Salamanca market, dove si trovano prodotti di diverso genere, ma i migliori in assoluto sono stati quelli artigianali fatti con legno locale. Dopo aver mangiato un panino con la salamella dal banchetto tedesco, ci siamo concessi un delizioso dolce ed un caffè bollente a Battery Point al Jackman & McRoss, ritenuta la pasticceria/panetteria/caffetteria migliore di tutta l'isola: ottima davvero!
Nel primo pomeriggio abbiamo lasciato la capitale in direzione del Tasman National Park, nella Tasman Peninsula. Eravamo tutti lanciati per una lunga passeggiata la mattina dopo, ma anche questa volta, pioggia! Cambio di programma: siamo andati a Port Arthur, la colonia penale del 1830, dove venivano confinati tutti i criminali australiani e quelli provenienti dall'Iinghilterra.


Ci hanno colpito l'Old Asylum e la prigione modello, dove regnava il silenzio. I galeotti non potevano nè parlarsi nè vedersi e come ulteriore punizione, ogni domenica venivano portati uno ad uno in chiesa (i poliziotti impiegavano circa un'ora e mezza per riempire la chiesa), sistemati dentro il loro cubicolo per ascoltare tutte le volte lo stesso sermone della durata di 2 ore, probabilmente per 30/40 anni della propria vita. Nel sito storico, abbiamo trovato anche un giardino commemorativo per le vittime del massacro di Port Arthur del 1996 (articolo del Corriere della sera)


Lunedì 5, dovendo aspettare dal meccanico di Sorell l'arrivo del Turbo hose di ricambio per la nostra Pajero (imprevisti on the road che capitano), siamo andati a curiosare a Richmond, un piccolo villaggio molto carino che detiene il record per il ponte più vecchio d'Australia (1823) e per la prima chiesa cattolica australiana (1836). Dopo aver pranzato immersi tra le oche e le anatre sul prato vicino al Richmond bridge, siamo tornati ancora al Tasman NP, fermandoci per un paio di foto a Pirates Beach, Tasman Arch e Devils Kitchen. La speranza era quella di essere fortunati al secondo tentativo come con la Wineglass Bay, ma niente!

Questo parco proprio non ci ha voluto:  ci siamo svegliati e abbiamo fatto la nostra camminata di 5 ore fino a Cape Hauy sotto la pioggia e il vento! Siamo tornati fradici e congelati, ma almeno la vista a fino percorso ne è valsa la pena. E' stata l'unica volta in cui abbiamo pensato "Se non avevamo già preso il biglietto per tornare a Melbourne, lo prendevamo ora e partivamo domani!" Ci ha proprio sfinito! Mandato climaticamente al diavolo questo parco mercoledì 7, dai diavoli ci siamo andati anche noi! Abbiamo visitato il Tasmanian Conservation Park www.tasmaniandevilpark.com. Non è un semplice parco faunistico dove mettono in mostra canguri, wallabies, e diavoletti, ma è un centro di ricerca, cura e tutela per i diavoli della Tasmania, per questo abbiamo deciso di fermarci. In fondo, avevamo già visto tutti questi animali in libertà durante le visite ai parchi, e vederli li, ci ha messo un po' di tristezza addosso. Comunque, lo sapevate che circa il 70% dei diavoli in libertà è affetto da tumore alla faccia e passandoselo tra loro stanno diventando una specie in via di estinzione? In questo centro pare che siano a buon punto per trovare cromosomi resistenti nel cuccioli nati qualche mese fa, con la speranza di salvare la vita di qualche adulto. Ormai è una rarità trovare un diavolo che superi i 5-6 anni di vita. Se volete saperne di più sul DFTD (Devil Facial Tumour Disease), cliccate qui.


Passando da Hobart per un salto all'Anaconda, dove abbiamo fatto un paio di acquisti perripararci dalla pioggia in campeggio e per scaldarci un po' visto che purtroppo ogni tanto fa freschino, abbiamo deciso di fermarci in città per la notte e concederci una cena in un ristorante indiano a base di curry!
La mattina dell'8 via verso la città più a sud di tutta l'Australia: Cockle creek, per esplorare anche il Southwest National Park ed affrontare 6 ore di camminata tra la Fisher point walk e il Southwest cape track. Siamo passati nel bel mezzo del Wilderness, e la vegetazione che abbiamo incontrato ci ha lasciato a bocca aperta: uno spettacolo!


Il 10 (è stato il compleanno di Filippo! Auguriii!!) alle 9.30 siamo saliti a bordo della Ida Bay Railway, l'ultima ferrovia rimasta a circolare nel bush, che in 1 ora ci ha portato all'omonima baia. Ritornati con i piedi per terra, dopo un'oretta di viaggio, ci siamo trovati a camminare tra le cime degli alberi a 20m con la Tahune Air walk, una passeggiata sopraelevata nella Tahune Forest Reserve. E' da mozzare il fiato tutto il verde che si trova qui in Tasmania! Splendido!! Ci siamo fermati a vedere anche l'eucalipto più alto rimasto: 80m! Anche se non enorme come le sequoie americane, trovarsi davanti ad un gigante del genere fa sentire l'uomo un esserino piccolo piccolo.

Nuova destinazione: Mt.Field National Park. Qui si che abbiamo trovato il freddo: abbiamo dormito in tenda con calze di lana, pantaloni, pail, sacco a pelo, coperta, giaccone sopra la coperta e...cuffia! però non abbiamo patito neanche un po' durante la notte! Sistema infallibile! ahahahahah

Il mattino dopo ci siamo scaldati con una bella passeggiata a curiosare tra le cascate e abbiamo scoperto durante il percorso della possibilità di una passeggiata in notturna per ammirare i Glow-worms! Ovviamente siamo andati e li abbiamo visti: esistono davvero vermi fluorescenti! Basta stare 5 minuti al buio completo per far abituare la vista alla visione notturna e ne vedi tantissimi a bordo percorso: che forza!
Il 12 e il 13 mattina è stata la volta del Lake St Claire National Park (è stato il campeggio più caro: $25/notte invece di $13) dove la vista del lago e le passeggiate alla ricerca dei platypus sono state meravigliose. Animali diurni non ne abbiamo incontrati, mentre la sera, abbiamo incontrato per la prima volta l'eastern quoll e per l'ennesima volta il nostro amico Franco il possum! A fine camminata ci siamo diretti a Launceston, dove abbiamo visitato la Franklin House e alle 17.30, Kelly (vi ricordate la ragazza che nell'ultimo post aveva prestato la tavola da surf a Filippo? E' lei!) e Maurizio con le loro adorabili bimbe Luna e Aurora, ci hanno accolto a casa loro come se ci conoscessero da tempo, ma in fondo diciamocelo, hanno ospitato degli sconosciuti, offrendoci una cena e ospitandoci per la notte. Una famiglia giovane davvero fantastica! Grazie di tutto e arrivederci in Queensland a questo punto! ahahahah



Ormai avrete capito che con il tempo contato, non possiamo fermarci troppo nello stesso posto, così eccoci nuovamente a visitare il City Park, dove c'è una gabbia di macachi giapponesi....cosa ci fanno qui in Tasmania? Probabilmente se lo stanno chiedendo anche loro, ma noi abbiamo scoperto che sono stati scambiati con dei wallabies. Scambio culturale abbastanza strano! Eccoci poi a Cataract Gorge e ancora via verso il Mt. WIlliam National Park! Essendo il 52% del territorio Parco Nazionale, non potevamo non cercare di visitarne il maggior numero possibile. Ci siamo trovati piacevolmente sorpresi nel trovarci davanti una splendida e inaspettata spiaggia bianchissima e un mare turchese favoloso...unico neo sempre e soltanto il tempo: nuvolo tutto il tempo! Qui abbiamo aggiunto alla nostra lista di animali visti in libertà, anche l'echidna! Cari che bella, e per nulla spaventata da noi!!!!
Ora eccoci a St Helens, in un appartamento rifornito di tutto, per goderci una notte con tutte le comodità della vita quotidiana! E domani? Dove andremo a finire?